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La Libertà e la Verità – 2 giugno 2021

In queste giornate impregnate dagli effluvi dei nostri vissuti, mi affaccio alla finestra della mia Anima e osservo il mondo che mi passa accanto, con i suoi pensieri e le sue paure… e mi domando fino a dove si spingeranno gli umani nel tentativo di sfuggire alle loro responsabilità.

Il mio gatto mi osserva con espressione critica. So che percepisce perfettamente i miei stati d’animo: malinconia, tristezza, sgomento fanno a gara per conquistare il posto migliore nella mia mente, mentre compassione, affidamento e amorevolezza si accomodano nel mio cuore e osservano dall’Alto la mia capacità di rimanere centrata.

Annuso il profumo di libertà delle mie giornate d’infanzia e lo confronto con l’immagine che oggi ci viene proposta del concetto di libertà: “tornare a fare quello che facevamo 15 mesi fa”! Stiamo svendendo il nostro Credo affinchè ci venga consentito di riabbracciare un umano, annusare il profumo di erba tagliata nell’aria senza il filtro di una mascherina impregnata della nostra anidride carbonica e delle nostre paure…Avete mai osservato cosa fa una persona quando è tesa, preoccupata o quando si sente sovraccarica? Inspira ed espira con più intensità.

Vi siete mai chiesti perchè?

Entriamo insieme nel concetto di respiro e di quanto sia fondamentale e benefico per noi umani, sia dal punto di vista fisico che psichico ed energetico . Inspirando non immettiamo nel nostro organismo unicamente ossigeno, bensì nutriamo le nostre cellule e i nostri aspetti “sottili” di Prana e ci purifichiamo e ricarichiamo. Espirando ci liberiamo di tutte le energie di tensione e ci purifichiamo. Quindi ad uno sguardo “sottile” come ci apparirà una nostra mascherina alla fine della giornata?
Anziché essere e discreati dalla Sacra Energia che ci avvolge, i pesanti figli delle nostre emozioni effettuano un ultimo estremo tentativo di permanenza in vita, aggrappati alle trame del tessuto come fossero funi per marinai in una tempesta.

Ma che fare quando tutto sembra esserci stato tolto?

La capacità di controllare i nostri pensieri è la chiave che ci rimane per la LIBERTA’.

L’obiettività è una delle nostre ancore di salvezza, che ci tiene in equilibrio sul sottile sentiero della VERITA’.

Non lasciatevi condizionare dalla paura ancestrale di essere giudicati ed emarginati.

Non abbiate fretta di lasciar fuggire i vostri pensieri, bensì tratteneteli, accarezzateli, osservateli mentre nascono dai nascondigli più profondi della vostra mente e del vostro ventre e rimodulateli sulle basi di un discernimento che vi salverà dall’isolamento emozionale.

Ricordate: non esiste pensiero che non possa essere controllato, perché la LIBERTA’ non ci viene concessa dall’esterno, bensì nasce e può essere assaporata, giorno dopo giorno, da una PROMESSA che possiamo fare a noi stessi:

Vivere secondo VERITA’ !